udite quel che succede a colui che vuol misurar per sé la fede:
la misericordia di Dio non è mai stata né mai è o sarà in vendita!
E chi come quell'apostolo che vuol dirsi umana risposta, da Gesù vien richiamato a usar un altro metro, che vada oltre il sette volte sette, cioè giusta umana misurazione del rapporto di perdono.
E nemmeno, gli dice Gesù, questo basta: occorre andar più in là, al settanta volte sette, cioè oltre la piena giustizia e la pienezza.
Dio non fa, strafà!
Lui è abbondanza e richiama a noi di imitarlo in questa proporzione.
Sì, fratelli, perché noi che siamo abituati a tutto misurar a commercio, anche la fede e la grazia, non possiamo più far finta di non vedere che per Lui tutto è grazia, gratis, dono!
E questo dono non è da trattenere a noi, ma da condividere.
E ogni volta che lo condividiamo - o almeno cerchiamo di farlo - ecco che questo dono si accresce, si moltiplica, si raddoppia, si espande, per noi e per tutti, a gloria e di Dio e dell'uomo vivente.
Ecco perché dobbiamo usar misericordia: perché a noi è usata.
Ed è usata a noi, perchè siamo nella miseria del corpo - fragili - e dello spirito - peccatori.
Ed è usata a noi, perchè siamo chiamati ad amministrare questo dono.
E non a esserne padroni, a nostro potere e piacere, come succede!
La misericordia è il sangue che siamo chiamati a far scorrere tra noi e Dio, tra noi e il prossimo, e in noi stessi, per ravvivare la fede, la speranza e la carità, che in questo mondo si stanno esaurendo!