IL PERDON NON E' DEI BIGOTTI

Fratelli, non mi stupisce affatto che ognuno di voi - e anche me compreso - al sentir che Gesù ci invita al perdono, non siam disposti ad accogliere questo invito suo, nè tanto meno a metterlo in pratica. Pensiamo tutti noi, qui adesso, che il perdonar è cosa da bigotti, diventa un lasciar correre e permetter al violento e all'ingiusto di far sempre più quel che vuole, altro che la volontà di Dio! Ma se pensiamo bene, alla parabola, fratelli, questo non è. Anzi, il perdono rafforza ancor di più l'annuncio della giustizia, in quanto il re che fa i conti col primo servo suo debitore, gli mette innanzi il suo debito, lo richiama a riconoscere il suo errore, la sua mancanza, e glielo dice in faccia chiaramente! Ecco, fratelli, la radice del perdono da dove parte! Dio perdona il nostro riconoscerci peccatori, non perdona così a vanvera, come appunto un bigotto o peggio, un lasciapassare del peccato! Anche per noi, dunque, ecco l'insegnamento: far notare - senza giudicare - come fotografando la situazione dell'errore e del peccato, questa è la nostra missione, animata non da vendetta e da violenza, ma dal desiderio di por fine alla peccaminosità, al continuar ad errare. Far questo è coraggio e decisione, chiarezza e non bigotteria. E se il prossimo riconosce l'errore, doveroso e giusto più che mai è il nostro - che poi vien da Dio - perdonare. Vedete, fratelli, come il Vangelo ci aiuti al progresso nel bene e nel giusto, senza smenarci, anzi guadagnando il progresso umano nostro e altrui, grazie a Dio, a Lui, alla sua misericordia!

Sia lodato Gesù Cristo!